La vergogna, oltre ad essere un'emozione vissuta dall'uomo, è il termine designato per delitto pubblico, lanciato nei confronti di un individuo, affinché la collettività possa giudicare le azioni da questo commesse. Tuttavia, questo ha molto più a che fare con l'ignominia, un termine correlato, ma che descrive il sentimento di disonore che un essere prova, a causa degli atteggiamenti disinibiti che può mostrare alla folla. Ma visto dal punto di vista emotivo, si tratta della paura e dell'ansia provate a causa del credere che stiano creando un offuscamento all'integrità del proprio onore; l'umiliazione, essendo considerata psicologicamente dannosa, può anche essere fonte di vergogna, a causa del danno all'onore di chi la subisce.
Charles Darwin ha affermato che i sintomi frequenti della vergogna sono vampate di calore (legate al calore del viso, dovuto alla dilatazione dei vasi sanguigni), testa bassa, perdita della vista e una postura che mostrava poca energia. Secondo lui, queste caratteristiche possono essere notate in individui che non appartengono alla stessa comunità, cultura o razza, essendo qualcosa di quasi automatico nell'essere umano.
La vergogna, atto in cui si dichiara il fatto che un'altra persona dovrebbe vergognarsi, è una condanna sociale, per non essersi sentiti, in qualche modo, frenati dai reati commessi a terzi. Questo era molto più grave nei secoli precedenti, in cui i criminali o le persone che mancavano di rispetto alle leggi della Chiesa, non solo spirituali, ma anche quelle terrene, venivano condannati e giudicati in pubblico. Sono stati pubblicamente svergognati facendoli eseguire dure punizioni o essendo giustiziati in luoghi pubblici.