Psicologia

Cos'è la comunicazione aggressiva? »Definizione e significato

Anonim

La comunicazione aggressiva si basa sulla stima che le nostre idee e desideri sono al di sopra di quelli degli altri. In questo modo le persone che usano un linguaggio aggressivo si difendono in modo imponente, anche se ciò significa violare gli standard etici ei diritti degli altri. Le persone che comunicano in modo aggressivo tengono conto solo dei propri diritti e non tengono conto dei sentimenti degli altri, il che danneggia la comunicazione.

L'abuso verbale e non verbale è un tipo di colpo che non lascia una traccia fisica, all'inizio, ma è più doloroso e più difficile da recuperare. La vittima non ha nulla di palpabile che renda evidente l'attacco (livido), questo facilita il gioco della negazione-confusione.

È uno strumento di controllo per ottenere potere sull'altra persona. E può essere aperto o nascosto Nelle coppie, c'è lo scambio di ruoli vittima-carnefice. Ma può accadere in modo stereotipato.

La comunicazione aggressiva nasce generalmente dalla repressione dell'aggressione profonda, generata molti anni fa, da figure genitoriali o significative. Questa aggressione ha provocato rabbia contro gli aggressori e contro se stesso; Rabbia che viene poi trasferita solo al partner, che l'aggressore usa come bidone della spazzatura.

I suoi effetti sono qualitativi; solo l'angoscia della vittima può definire il grado di aggressività. Questo è generalmente privato, è normale che solo la vittima lo senta, soprattutto all'inizio, perché l'aggressore lo sta cercando.

Questo stile di comunicazione mostra una mancanza emotiva da parte di coloro che devono imparare che parlare con un'altra persona implica non solo la cura degli interessi personali ma anche di quelli degli altri.

Esistono forme di comunicazione aggressiva che possono essere frequenti anche nel dialogo quotidiano: reclami, rimproveri personali, ricatti emotivi o manipolazioni ne sono un chiaro esempio.

Lo stile di comunicazione aggressivo si contrappone allo stile passivo che mostra il ruolo di quella persona che assume un ruolo secondario nella comunicazione. Nessuno di questi stili di comunicazione è appropriato, poiché l'ideale è raggiungere l'equilibrio dell'assertività.

Attualmente sono in corso corsi di formazione sui temi della comunicazione in cui lo studente ottiene gli strumenti necessari per imparare ad esprimersi correttamente prestando attenzione non solo alle parole ma anche alla forma.