La filosofia del linguaggio è conosciuta come uno dei campi o rami della filosofia che si occupa dello studio di tutto ciò che riguarda il linguaggio; in modo più specifico questa specialità studia e indaga i fenomeni immersi nella verità, significato, riferimento, traduzione, apprendimento, creazione del linguaggio, pensiero, esperienza, uso del linguaggio o anche noto come pragmatica, comunicazione e interpretazione, tutte a partire da un senso linguistico.
Il più delle volte, i linguisti si basano sullo studio del sistema linguistico, insieme ai suoi livelli, forme, funzioni e livelli mentre la preoccupazione dei filosofi del linguaggio era più astratta o profonda, preoccupandosi di cose come possibili relazioni tra il mondo e la lingua, cioè tra il linguistico e il cosiddetto extralinguistico, o al contrario, tra il pensiero e il linguaggio.
La filosofia del linguaggio come giovane disciplina della filosofia è stata eretta all'inizio del XX secolo in relazione alla cosiddetta svolta linguistica; Questo rapporto inizia in filosofia il disagio per il linguaggio nel doppio senso di condizione di possibilità di conoscenza e di mezzo di comunicazione o espressione del pensiero per cui ogni sperimentazione è già esperienza nella stessa lingua.
Tra le materie predilette dalla filosofia del ramo linguistico, meritano di essere evidenziate la simbolizzazione del linguaggio, l'origine del linguaggio e più di tutta l'attività linguistica globale e la semantica in particolare, che in questo campo si occupa delle denominazioni e della ben nota semantica derivativa.