La parola pater ci viene dalle radici latine, dalla voce “pater”. Il termine pater ha due possibili significati secondo varie fonti, dove uno di essi fa riferimento a quella figura cattolica che si chiama Sacerdote, che è colui che si dedica e si consacra alla chiesa e alle sue funzioni attraverso compiti propri quel ministero pastorale. L'altro possibile significato della parola deriva dai tempi dell'Antica Roma, per descrivere quella figura o individuo che esercitava il potere su una certa famiglia, cioè quella persona che era il capofamiglia, questo era anche chiamato con il nome di pater familia, che tradotto nella nostra lingua equivale a "padre di famiglia".
Nell'Antica Roma, questo personaggio che si chiamava pater era un cittadino indipendente (homo sui iuris), che aveva l'autorità e il dominio su tutto e tutti coloro che vivevano nella sua casa. Aveva anche una speciale capacità giuridica di fare quello che voleva o di agire secondo la sua volontà o "sui iuris" e di esercitare la potestà genitoriale o "la manus", "dominica potestas" e "mancipium" nei confronti dei bambini e del resti degli "alieni iuris" che erano sotto il suo dominio e mandato, cioè su donne sposate, schiave e altri.
Quel potere che possedeva il pater de familia fu assegnato come "patria potestas", che nella nostra lingua chiamiamo potestà genitoriale. Questo potere era diverso dall'auctoritas, di cui gode anche il pater. Secondo la legge delle XII tavole, questo importante personaggio e capofamiglia aveva il potere di vita o di morte o come veniva descritto a quel tempo "vitae necisque potestas" su sua moglie, figli e schiavi che erano sotto il suo dominio o mandato.