Studi umanistici

Cos'è la poesia in versi liberi? »Definizione e significato

Anonim

La poesia in versi liberi è una manifestazione poetica, caratterizzata da una deviazione intenzionale da schemi di rime e metri. Simile alla prosa poetica e alla poesia in prosa; i versi liberi hanno la proprietà di mantenere la posizione tipografica tradizionale dei versi.

Il verso libero ha origine nella metà del XIX secolo, in contraddizione con il decimo, il sonetto e le altre forme predominanti nel campo della poesia. I poeti che scrivono versi liberi non prestano attenzione alle stanze, creano il loro mondo senza dover contare il numero di sillabe o versi. La tua capacità di creare non ha limiti.

Il primo importante poeta del tempo, che mise in pratica il verso libero, fu Walt Whitman che preferiva un tipo di versetto irregolare di grande lunghezza: il verso (tratto dalla versione inglese della Bibbia). Poi seguirono i poeti francesi Gustave Kahn e Jules Laforgue, che lo introdussero in Francia, adattando questa forma di espressione alle loro esigenze; allontanandosi così dalla preziosità parnassiana.

Il verso libero è fondamentalmente caratterizzato dal ritmo, questo può essere in diversi modi: il ritmo sintattico, di solito combina versi canonici con versi, nonostante l'inclinazione sia vicina alla prosa. Rappresenta il fondamento del verso libero.

Il ritmo del pensiero si riconosce dalla caratteristica della sua struttura, poiché non è una semplice ripetizione ma piuttosto parole chiave e strutture della frase, definendo quindi un ritmo sintattico che orienta un pensiero verso un fine, osservando un senso ciclico del poema.

Il ritmo interiore, noto anche come ritmo personale, qui l'emozione viene trasferita attraverso connessioni sintattiche.

Il ritmo delle immagini libere è incline all'approssimazione di immagini e metafore senza legami sintattici.

Original text

Un esempio del verso libero:

"Sulla neve si sente scivolando notte

La canzone è sceso dagli alberi

e dietro la nebbia pianto

A colpo d'occhio lit mio sigaro

Ogni volta che apro le mie labbra

nube riempito il vuoto

al porto

's gli alberi sono pieni di nidi

E il vento

geme tra le ali degli uccelli

Le onde scuotono La nave morta

Io sulla riva fischiettando

guardo la stella che fuma tra le mie dita ”.

Autore: Vicente Huidobro: